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Cultura

Greta Thunberg e il movimento di coscienze

Chi è Greta Thunberg: a soli 16 anni è già nominata al Nobel per la Pace, ha mobilitato milioni di persone e non si fa dire da nessuno quello che deve fare.

La lotta al cambiamento climatico è un argomento che per molti, fino a poco tempo fa, non rappresentava un carattere di immediata urgenza ma dopo le recenti manifestazioni giovanili le cose stanno cambiando. 
Secondo Greta Thunberg «Per fare in modo che le persone capiscano quello che sta succedendo è necessario che i media ne parlino, che la trattino come una crisi.  Se una partita di calcio ottiene più visibilità della crisi climatica allora le persone penseranno che il calcio è la cosa più importante » (Conferenza delle Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico, Katowice 2018).  

L’Antropoceneè il momento storico che stiamo vivendo ora, una condizione in cui l’uomo e le sue attività sono la prima causa dei cambiamenti territoriali e climatici, l’informazione e la propaganda non sono mai state così importanti e senza questa giovanissima forse mai così tante persone si sarebbero mobilitate per l’ambiente e per il proprio futuro. La sedicenne Svedese è stata molto presente nel panorama Italiano delle ultime settimane, la visita al Senato, il meeting con Papa Francescoe lo sciopero organizzato insieme al gruppo Italiano di Fridays For Futurein Piazza del Popolo a Roma. 

Ma chi è Greta Thunberg e cosa ha attivato nel mondo?

Tutto inizia quando Greta scopre del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, aveva quasi nove anni e dopo poco entra in depressione. La sua paura per l’incertezza del futuro e la rabbia nell’impotenza di fronte ai grandi che dovrebbero fare al posto di parlare la fanno chiudere in sé stessa, smette di mangiare, di parlare e di andare a scuola. 
Ma nell’Agosto 2018, tre settimane prima delle elezioni Svedesi, qualcosa cambia. Greta agisce, si siede di fronte al Parlamento con un cartello “Skolstrejk För Klimatet”e la sua protesta ha inizio. Lo sciopero la vede protagonista in solitaria per due settimane e piano piano qualcuno si aggiunge a lei, Greta chiede ai candidati politici del suo paese di attenersi alle direttive dell’Accordo di Parigi e ai politici internazionale di iniziare a fare qualcosa per contrastare il cambiamento climatico. 

Dopo la prima vittoria, ottenendo dalla nuova legislazione una promessa alle sue richieste, Greta ha deciso di non fermarsi con lo sciopero ma di proseguirlo ogni Venerdì. Ed ogni Venerdì migliaia di giovani in tutto il mondo scioperano per chiedere che il loro futuro non venga distrutto per gli interessi di pochi individui volti ad arricchirsi, esigono leggi che salvaguardino loro e il pianeta in cui tutti viviamo.

Greta è stata nominata al Nobel per la Pace.

Dopo più di trenta ore di viaggio (perché un solo viaggio aereo intercontinentale può vanificare una vita di raccolta differenziata) Greta raggiunge la città di Davos in Svizzera dove al Word Economic Forum  accusa i potenti di aver rubato il futuro dei giovani.
Il 15 Marzo di quest’anno 1.5 milioni di studenti in tutto il mondo hanno scioperato in nome della salvaguardia del pianeta Terra e lo sciopero continua ogni Venerdì.
A Maggio uscirà il libro, scritto da lei e dalla sua famiglia, dove racconta il movimento e la sua vita. Il titolo è tratto dal discorso tenuto al Word Economic Forum, “La nostra casa è in fiamme”:
«Sono qui per dirvi che la nostra casa va a fuoco. Voglio che sentiate la stessa paura che io provo ogni giorno. Voglio che facciate qualcosa, come se fossimo nel bel mezzo di una crisi. Voglio che vi comportiate come se la nostra casa stesse andando a fuoco, perché è così.»

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