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Arte

Il fascino segreto del marmo

Un viaggio tra arte, storia, turismo. Un itinerario alla scoperta del materiale più amato da Canova e Michelangelo.

Un viaggio fuori dai comuni canoni. Un percorso turistico-culturale che vuole offrire al turista, all’appassionato d’arte, al curioso di turno un itinerario di primissima scelta tra arte, storia e cultura. Come? Attraverso la scoperta delle origini del marmo, dei suoi disegni formatisi strato dopo strato nel corso di secoli di sedimentazione. Ma non è tutto. Ci sarà anche la possibilità di visitare i laboratoridei più abili marmisti, osservare come lavorano, come lucidano questo nobile materiale, come ne seguono le vene. Ci sarà modo di immedesimarsi in uno scultore ed seguire uno speciale workshop per carpire i segreti di un’arte difficile e affascinante come quella della scultura. L’idea di questo percorso nell’arte e nella storia è il frutto delle menti dei “disegnatori di viaggi” di Elesta Art Travel. Il tragitto ha come punto di partenza da Sarzana, un tempo snodo importante tra Liguria e Toscana, per giungere a Carrara, capitale mondiale del marmo. Circondata dalle Alpi Apuane, la cittadina si trova al centro di un territorio a cui la natura ha regalato una roccia forte e luminosa, dalle caratteristiche uniche e apprezzate in tutto il mondo: il famoso marmo bianco di Carrara.

Canova, “Il viaggio a Carrara”  Michele Ambrogi

Per conoscerlo meglio, si potranno visitare le celebri cave di Fantiscritti, dalla cui pietra sono nate opere immortali di artisti del calibro di Michelangelo Buonarroti e Antonio Canova. Ascoltando poi le storie di chi ci lavora, narrate nel dialetto locale, si inizierà a capire meglio aspetti e difficoltà di questa professione e l’essenza del materiale amato dagli scultori di tutti i tempi. Il tour prevede ulteriori tappe: a Colonnata, con il suo famoso lardo stagionato in tipiche vasche di marmo;Pontremoli, dove la gente di Lunigiana ha lasciato traccia del proprio passaggio già 3.000 anni prima di Cristo con i misteriosi menhir custoditi nel castello di Piagnaro;Pietrasanta, dove le sculture non sono chiuse in musei ma sono visibili ovunque, nelle piazze, nelle strade, creando una particolare atmosfera; a Seravezza, con la sua villa Medicea del 1560, dichiarata patrimonio Unesco e sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari, e lo storico mercato del pesce, dove oggi la Fondazione Arkad opera per creare un centro interculturale e promuovere le arti plastiche attraverso mostre, incontri, forum, laboratori. Infine, l’antico borgo di Fosdinovo, in posizione panoramica sui colli al confine tra Toscana e Liguria, con il suo Castello Malaspina, una delle più belle fortezze della Lunigiana.

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