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Cultura

Le nuove frontiere del marketing educativo

Il marketing educativo è una modalità innovativa del XXI secolo per coinvolgere maggiormente le persone. Se il contesto sociale rivoluziona il paradigma economico diventa necessario rinnovare i modelli di comunicazione. È un’esigenza sempre più diffusa nella società italiana che stravolge i canoni della vecchia comunicazione del XX secolo.

Sabrina Trombini, owner di Business Evolution, agenzia di marketing, organizzazione eventi, formazione, sofferma la sua riflessione sui modelli alternativi della comunicazione, a beneficio di imprese e professionisti.

Quale modalità di marketing stravolge il futuro della comunicazione?

Il marketing deve studiare nuove strategie comunicative ponendo l’attenzione alla comunicazione digitale e ai social media perché sono determinanti nelle strategie di marketing. Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn vengono considerati canali cruciali per comunicare con il pubblico e con gli stakeholder. Il problema si è spostato sul come stare su questi canali che richiedono codici e linguaggi specifici. La comunicazione visuale rappresenta uno dei principali trend delle nuove strategie comunicative. Video ed immagini dominano l’evoluzione del web e richiedono competenze tecniche, affiancate a quelle tradizionali del marketing.Siamo proiettati verso una società post-moderna in cui saranno esaltati la fluidità dei cambiamenti, il consumismo effimero di beni, prodotti e servizi, l’autoreferenzialità fondata sull’edonismo e sulla ricerca del “piacere a tutti i costi”. 

Il cambio di paradigma economico e sociale in che modo ha influenzato il marketing?

Il marketing opera dentro la realtà sociale vivendone le potenzialità e le contraddizioni. Coesistono obiettivi di marketing orientati a gettarsi nella mischia del palcoscenico sociale, cavalcando l’onda di bisogni indotti che non si coniugano con il reale benessere delle persone. Oppure assistiamo a un impegno del marketing in senso etico a favore di campagne promozionali del benessere, della salute, della sicurezza ambientale.  

Marketing educativo e marketing sociale. Quali sono le principali differenze?

Il primo è finalizzato a produrre cambiamenti nei comportamenti delle persone, il secondo è orientato a incidere a livello cognitivo, facilitando l’acquisizione di nuovi costrutti mentali o di nuove abilità, agendo al livello del sapere o del saper fare (il saper essere è invece appannaggio della formazione in senso stretto e del livello di consapevolezza delle persone). Il marketing educativo può interessare tutti i settori produttivi e può indirizzarsi direttamente a target specifici: persone, famiglie, bambini. Il marketing sociale è stato utilizzato in modo efficace nelle azioni di promozione del benessere, le quali si caratterizzano per un approccio positivo e pro-attivo alla salute, rispetto alle campagne tipiche di prevenzione delle malattie.

Quali conseguenze positive può generare il marketing educativo sull’economia?

Il marketing educativo investe sulle persone valorizzandone le motivazioni, stimolando le aspirazioni e i desideri individuali. Si parte dal presupposto che siano le persone a muovere il mondo, a promuovere nuove conoscenze, a realizzare nuovo sapere, pertanto ha un riflesso positivo sulla realtà, senza tralasciare quella economica. Sono convinta che, nonostante lo sviluppo scientifico e l’illusione tecnologica di poter scavalcare l’essere umano, la centralità delle persone e delle relazioni sociali sarà determinante per dare senso all’esistenza umana, almeno fino a quando non saranno compromesse le basi attuali dell’antropologia. Il ruolo dell’empatia, la capacità delle menti di connettersi fra loro in termini emozionali prima ancora che intellettive e cognitive, diventerà insostituibile per una comunicazione più autentica: nel mare dell’apparenza sarà l’unica in grado di comprendere l’essenza della popolazione.  

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