Versatili, rinnovabili e a basse emissioni, rappresentano una svolta strategica nella corsa globale verso un futuro più sostenibile. Ma il loro potenziale, ancora in gran parte inutilizzato, chiede attenzione e investimenti.
Biogas sostenibile: un’opportunità energetica globale ancora poco sfruttata
Il potenziale tecnico del biogas e del biometano a livello mondiale è sorprendentemente elevato: potrebbe coprire circa un quinto del fabbisogno globale di gas naturale. Tuttavia, meno del 5% di questa risorsa viene oggi realmente sfruttato. Questo dato evidenzia quanto ampio sia il margine per una crescita sostenibile nel settore energetico alternativo, sia nei Paesi industrializzati che in quelli emergenti.
Le principali direttrici su cui si sviluppa oggi il potenziale globale del biogas sono le seguenti:
������ Le regioni con le maggiori risorse inutilizzate sono quelle con vasta disponibilità di biomassa, come scarti agricoli e rifiuti organici.
������ In Europa, la produzione è più avanzata grazie a infrastrutture moderne e a normative più mature.
������ La trasformazione degli impianti tradizionali in strutture in grado di produrre biometano ad alta purezza è in forte crescita.
Dal punto di vista tecnico, le tecnologie di purificazione del biogas hanno raggiunto livelli di efficienza energetica elevati, consentendo di ottenere gas metano con purezza superiore al 95%. Questo lo rende adatto a essere immesso in rete o utilizzato nei trasporti. Inoltre, il sottoprodotto del processo, il digestato, è un fertilizzante naturale, completando un ciclo di produzione virtuoso e privo di scarti, in favore del risparmio energetico.
Biometano nel futuro energetico: un pilastro della transizione verde globale
Il biometano è destinato a diventare un elemento chiave nella transizione verso un sistemaenergetico sostenibile. La sua capacità di sostituire il gas fossile in molti settori industriali e nei trasporti rappresenta, insieme alle altre fonti come eolico e solare, una leva strategica per raggiungere gli obiettivi climatici. A differenza di altre energie rinnovabili, può sfruttare infrastrutture esistenti e offrire soluzioni immediate ed efficaci.
Ecco una sintesi dei principali vantaggi offerti dal biometano:
L’Italia tra ritardi, innovazione e potenziale agricolo da valorizzare
L’Italia dispone di un enorme potenziale per la produzione di bioenergie, grazie alla capillarità delle aziende agricole e a un’industria tecnologica avanzata. Eppure, il Paese non ha ancora espresso appieno questa risorsa. Burocrazia, autorizzazioni complesse e carenza di investimenti frenano uno sviluppo che potrebbe coprire fino al 15% del fabbisogno nazionale di gas.
Sono attivi circa 2.000 impianti a biogas, ma solo una parte produce biometano. Le difficoltà principali riguardano la connessione alla rete, i costi di upgrading e un iter autorizzativo troppo complesso.
L’assenza di una strategia nazionale e l’incertezza normativa scoraggiano gli investimenti, rallentando l’evoluzione del comparto.
Tuttavia, emergono segnali positivi. Iniziative regionali e finanziamenti pubblici mirano ad aumentare la produzione. Alcune aree sperimentano modelli integrati tra aziende agricole e reti locali. L’obiettivo è chiaro: creare una filiera efficiente, sostenibile e competitiva che valorizzi le risorse locali.
Una risorsa pronta, serve solo volontà politica
Il biometano non è più un’ipotesi futura, ma una realtà concreta. Le tecnologie ci sono, i benefici sono evidenti e il potenziale è enorme. Ora serve solo un’azione politica decisa: semplificare, investire e accelerare. Il cambiamento è a portata di mano.