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LA NOTTE DI DUA LIPA

Oltre 70.000 spettatori per un concerto indimenticabile tra hit, spettacolo, emozioni e un tributo a Raffaella Carrà.

All’Ippodromo La Maura di Milano, davanti a oltre 70.000 spettatori, è andata in scena l’unica tappa italiana del Radical Optimism Tour, inserita nel cartellone del festival I-Days. Un evento colossale, che ha consacrato – ancora una volta – il legame tra Dua Lipa e il pubblico italiano. Non era la sua prima volta nel capoluogo lombardo: nel corso della serata, la popstar ha ricordato con affetto il suo debutto a Milano, anni fa, al Tunnel Club, quando si esibì davanti a una manciata di persone. Solo tre anni fa, invece, aveva calcato il palco del Forum di Assago con il tour di Future Nostalgia. Ma ieri sera è stato diverso: è stato un ritorno in grande stile, da vera protagonista della scena pop mondiale, capace di riempire uno spazio enorme con la sola forza della sua presenza e della sua musica.

Dua Lipa ha dominato il palco con una presenza scenica magnetica, fatta di carisma, talento e una connessione autentica con il pubblico. Non si è limitata a esibirsi: ha cercato il contatto diretto con i fan, scendendo dal palco per scattare foto, stringere mani, scambiare parole e sorrisi con chi era in prima fila. Il risultato? Un pubblico in delirio, trascinato da un’artista che sa essere vicina, oltre che immensa. A rendere il tutto ancora più potente è la sua cifra stilistica unica: una sensualità naturale e una femminilità elegante, mai ostentata o forzata, capace di conquistare senza mai scadere nella volgarità.

La scaletta è stata un viaggio dentro la sua carriera, dalle hit più recenti – come Training SeasonHoudiniIllusion e Dance The Night, colonna sonora del film Barbie – ai brani che l’hanno consacrata nel panorama pop internazionale. Momento particolarmente intenso è stato quello di Be The One, uno dei primi successi che le ha aperto la strada verso la celebrità: una esibizione che ha unito nostalgia ed emozione pura. Non è mancata una sorpresa in lingua locale, accolta con entusiasmo: Dua Lipa ha infatti reso omaggio a Raffaella Carrà con una cover curata e appassionata di A far l’amore comincia tu, eseguita dopo una presentazione in un italiano quasi perfetto. Un tributo riuscito, elegante e sentito, che ha aggiunto un tocco di complicità culturale alla serata.

A lasciare senza fiato è stata l’intera messa in scena dello spettacolo. Luci perfettamente coreografate, giochi pirotecnici, piogge di coriandoli e visual ad alto impatto hanno trasformato l’Ippodromo in un vero e proprio tempio pop sotto le stelle. Fondamentale anche il ruolo della band, precisa e potente, capace di sostenere ogni cambio di ritmo e atmosfera con grande versatilità. A completare il quadro, un corpo di ballo affiatato e coinvolgente, dando vita a momenti di pura energia, perfettamente sincronizzati con la musica. Un lavoro scenico di altissimo livello che ha reso il Radical Optimism Tour un’esperienza multisensoriale che ha divertito e intrattenuto ogni angolo dell’Ippodromo e ogni spettatore, dal primo all’ultimo.

A suggellare la grandezza dello show è stata la performance vocale di Dua Lipa: limpida, potente e incredibilmente precisa. La sua timbrica unica, riconoscibile sin dalla prima nota, ha confermato quanto la cantante anglo-albanese sia una delle voci più interessanti e solide del panorama pop internazionale. Non è solo questione di tecnica, ma di autenticità: ogni brano, anche il più leggero o ballabile, trasmette qualcosa di genuino, grazie a una personalità artistica forte e a una presenza scenica sempre misurata ma magnetica. Dua Lipa è oggi, senza ombra di dubbio, l’artista europea più importante del decennio. E se non bastassero gli streaming, i premi o le collaborazioni stellari a certificarlo, il concerto di Milano lo ha reso evidente: una serata in cui talento, voce e visione hanno brillato all’unisono, consacrandola, a soli 29anni, come una vera e propria leggenda della musica contemporanea.

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