Libri

Lettura interattiva e Silent Book digitali: la ricerca sul campo

Dopo aver esplorato il mondo dei Silent Book, inserendoli nel progetto ‘Rehab della generazione 3 minuti’, è arrivato il momento di passare dalla teoria alla pratica, cercando di raggiungere gli obiettivi di quella che abbiamo definito ‘Interactive Literature’.

Il capitolo riguardante i ‘libri senza parole’ si chiude con una ricerca sul campo: 

Domanda di ricerca: la condivisione dei Silent Book tramite i social può incuriosire i giovani e spingerli a saperne di più?

Metodologia di ricerca: la metodologia utilizzata è di tipo qualitativo basata su un’intervista semi-strutturata. Si tratta di uno studio che parte dai singoli individui per poi cercare di costruire una cornice entro la quale gli intervistati si possono esprimere mediante un certo margine di libertà. Sono state intervistate trentatré persone da considerare come un insieme di riferimento empirico che pur non avendo pretese di rappresentatività statistica permette di sondare in profondità l’oggetto di ricerca.

(da Instangram: disegno di mike_monon)

L’insieme di riferimento è stato costruito in maniera semi-casuale, intervistando ragazze e ragazzi di diverse fasce di età (dai 20 ai 32). L’attenzione non è stata focalizzata su una specifica fascia di età, tuttavia sono state scelte persone abbastanza giovani in riferimento al progetto del rehab. L’intervista presentava cinque domande: Nome; età; libri letti in un anno; conoscenza dei SB e  pareri su un post Instagram creato appositamente. 

Si tratta di un disegno raffigurante la morte di Ofelia (Amleto), arricchito dai versi dell’autore inglese. Alle persone è stato chiesto di guardare le immagini, leggere ed esprimere liberamente le loro impressioni. Dopo la trascrizione delle risposte sono stati analizzati i dati raccolti. I risultati della ricerca e ulteriori approfondimenti verranno pubblicati nel prossimo articolo. 

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