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PAPA FRANCESCO E IL RACCONTO DEI VANGELI

“Continuo a consigliare il contatto giornaliero con il Vangelo, perché se tu non hai contatto giornaliero con la persona amata, difficilmente potrai amare”.

Questa sera su RAI1 in occasione della Pasqua , il Santo Padre è stato protagonista di una serata evento introdotta da un contributo che Roberto Benigni ha preparato per l’occasione e dedicato al volto gioioso di Gesù nel giorno della Pasqua di Resurrezione.

Gli argomenti toccati dal pontefice

Il racconto dei “Volti dei Vangeli” ha inizio con importanti riflessioni sull’amore in cui il Pontefice sostiene: ”Continuo a consigliare il contatto giornaliero con il Vangelo, perché se tu non hai contatto giornaliero con la persona amata, difficilmente potrai amare. L’amore è il contatto continuo, è il parlare continuo, è ascoltare l’altro, guardarlo. L’amore è condividere. E poi c’è un’altra cosa, molto, molto difficile: se tu non hai contatto con il Cristo vivo, quello del Vangelo, sicuramente avrai contatto con le idee, o con le ideologie del Vangelo”.

Francesco ha raccolto alcune delle riflessioni che nei nove anni del suo pontificato Francesco ha dedicato durante le Omelie e gli Angelus ai protagonisti dei Vangeli: la chiamata dell’esattore delle tasse, Matteo; il Buon Ladrone crocifisso accanto  a Gesù capace di “rubargli” il Paradiso; il dramma dell’apostolo Giuda; i volti delle donne, Maddalena, la testimone della resurrezione  e l’Adultera salvata dalla lapidazione; gli sguardi tra Pietro e Gesù; il silenzio di Giuseppe, padre e custode; Ponzio Pilato che lavandosi le mani condanna a morte il Nazareno; la parabola del Buon Samaritano che si lascia commuovere dall’uomo ferito; l’abbraccio del padre misericordioso al Figliol Prodigo.

La voce del Papa ha accompagnato noi spettatori all’interno delle scene evangeliche, rappresentate nei quadri, negli affreschi e nelle sculture, molte delle quali appartenenti al tesoro di inestimabile valore conservato in Vaticano. L’incontro con i Vangeli è stato poi oggetto di un’intervista che il Papa ha concesso agli autori del progetto e che  ha costituito il fil rouge della narrazione.

Le riflessioni del Papa, in un periodo segnato dalle brutture che stiamo vivendo rappresenta un’occasione di incontro, di riflessione e di riscoperta della bellezza del Vangelo, una risposta alla tirannia del tempo, della fretta, della smemoratezza, della cultura dell’indifferenza che regola le nostre vite e che spesso mortifica la verità: è come se Francesco ci avesse preso per mano e ci avesse accompagnato in un viaggio senza tempo verso la verità dell’incontro che ognuno di noi ha vissuto attraverso ‘lo stupore della meraviglia’.

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