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Social Network

I social siamo noi,
ma Facebook è il re

Sappiamo che Facebook ha dei lati oscuri, che riguardano i nostri dati personali. Eppure continuiamo a stare su Facebook. Anzi, Facebook continua a essere il re dei social network. Perché?

È vero. Facebook non è un social per giovani e adolescenti, eppure è il re dei social network. Perché?
Partiamo dall’inizio – Sulla pagina italiana del sito, leggiamo che la mission di Facebook è «dare alle persone il potere di creare comunità e rendere il mondo più unito». Immagino che quando Mark Zuckerberg, nel 2004, creava The Facebook, la versione online dell’annuario universitario di Harvard, questa mission non era nella sua mente.
L’idea era di mettere in contatto tra loro gli studenti e, grazie ai profili personali e alle foto degli iscritti, rendere più semplici le uscite con le ragazze carine del campus. Ma, grazie al vertiginoso e impensabile numero di iscritti, Mark Zuckerberg – con i suoi amici Eduardo Saverin e Dustin Moskovitz – decise di estendere The Facebook a tutte le università della Ivy League – la Ivi League accomuna le università private degli USA, che sono 8: Brown University, Columbia University, Cornell University, Dartmouth College, Harvard University, Princeton University, University of Pennsylvania e Yale University. Dal 2006 Facebook, a cui Zuckerberg tolse l’articolo The, varcò i confini statunitensi, diventando il social network più usato e famoso nel mondo.

da: unsplash

Qualche dato – In Italia Facebook si diffonde dal 2008: nel 2018, secondo le statistiche dell’Osservatorio Social Media in Italia, sono 31 milioni le persone che, ogni mese, usano Facebook. Il 58% degli utenti ha più di 35 anni, lo usano perlopiù le persone tra i 36 e i 46 anni. Nella fascia d’età 13-29 c’è stato un calo, rispetto al 2017, di 2 milioni di persone. Tra i 13 e i 18 anni c’è stato un calo del 40%, tra i 19 e i 24 anni del 17%, tra i 25 e i 29 anni del 12%. Crescono invece gli utenti compresi tra una fascia d’età che va tra i 46 e gli oltre 55 anni, con il 17% in più rispetto al 2017. Dai dati che ci dà lo stesso Zuckerberg con un post su Facebook sul suo profilo, invece, sappiamo che gli utenti attivi nel mondo al 25 aprile 2018 sono 2.2 miliardi.


da: unsplash

Perché Facebook è il re dei social network – Facebook è il re dei social network, nonostante la quasi assenza dei giovani. Lo è perché non è un social network e basta, ma una piattaforma sociale che ha, al suo interno, molteplici funzionalità: messaggistica privata, raccolta di album di foto e video, gruppi, pagine, note/articoli, eventi, giochi, app professionali. In pratica, se nel web non esistesse altro che Facebook, potremmo comunque informarci su tutto, avere servizi su tutto.
E, da ultimo, ci dà lavoro. Con il marketing, aziendale e personale. Non è il luogo per approfondire i lati negativi del re dei social, come le questioni sulla privacy, quelle sulla raccolta e diffusione di dati personali da parte della piattaforma e di piattaforme terze.
Nonostante questo, dobbiamo ricordarci che questi problemi esistono, e sono reali. Facebook usa il sistema API, Application Programming Interface, un insieme di procedure per cui, grazie al linguaggio di programmazione Javascript, integra al suo interno siti esterni. Grazie a Facebook Connect, che usa il sistema API, noi utenti accediamo con il nostro profilo Facebook a molti siti esterni.


da: unsplash

Perché, pur intuendone i lati oscuri, non abbandoniamo Facebook? – Noi adulti evitiamo di lasciare Facebook, pur conoscendone o intuendone lati oscuri, non perchè ci consente di conoscere degli estranei, bensì perché ci permette di articolare e rendere visibili le nostre reti sociali. E questo che significa? Significa che, siccome siamo adulti con un bisogno innato di autoaffermazione, usiamo Facebook per coltivare legami latenti, cioè connessioni non ancora attive ma possibili. Questi legami latenti si trasformano pian piano in legami deboli, cioè legami transitori, incontri occasionali, che ci servono semplicemente per portare innovazione e cambiamento nelle nostre vite. Innovazione e cambiamento, una pluralità di punti di vista e di esperienze diverse, che ci permettono di rinnovarci, di andare avanti nella nostra crescita personale.
Facebook è e sarà il re dei social network perché ci fa sentire vivi, sia come persone sia come professionisti.

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