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VERTICE USA-RUSSIA: BIDEN E PUTIN AVVIANO IL DISGELO

Clima “costruttivo” e “un lampo di fiducia” dicono i due leader al termine del faccia a faccia. Biden: “La mia agenda non è contro la Russia, è per gli americani”. Collaborazione contro i cyber attacchi. Sul tavolo questione Ucraina e caso Navalny.

Si è concluso nel pomeriggio il vertice a Ginevra tra il presidente americano Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin e sarebbe terminato “con un discreto successo”. L’incontro a Ginevra è durato circa due ore e mezza, con una prima sessione di 93 minuti e una seconda di 65. Al termine, hanno parlato in due diverse conferenze stampa prima Putin e poi Biden.

Vladimir Putin – “E’ stato raggiunto un accordo con gli Usa per il ritorno degli ambasciatori. ll summit con Joe Biden è stato costruttivo. Vogliamo aiutare, ad agevolare accordi di Minsk se l’Ucraina è disposta a farlo, lo faremo anche noi. Usa e Russia hanno concordato di iniziare consultazioni sulla cyber security e sul futuro del trattato New START. Alexej Navalny sapeva di violare una legge russa ed ha compiuto diverse volte lo stesso reato. Guantanamo è ancora aperto, e non corrisponde agli standard internazionali dei diritti umani o alle leggi degli Stati Uniti. Di che diritti umani stiamo parlando? In Europa c’erano prigioni dove si torturava. In Russia stiamo sviluppando il nostro percorso. Il Presidente Biden è una persona costruttiva e ragionevole, con grande esperienza e ha valori morali. Abbiamo trovato un linguaggio comune. Questo non vuol dire che ci prometteremo amicizia eterna o dobbiamo cercare le nostre rispettive anime. Il Presidente Biden non mi ha invitato negli Usa nè io l’ho invitato in Russia. Ci devono essere le condizioni giuste per questo. Abbiamo parlato del tema dei cittadini Usa detenuti in Russia e su questo punto potremo trovare un compromesso”.

Joe Biden –  “I rapporti fra Usa e Russia devono essere stabili e prevedibili.
Ho detto a Putin che la mia agenda non è contro la Russia, è per gli americani. Noi continueremo a sollevare questioni per casi come Alexei Navalny e tutte le questioni legate ai diritti umani. Noi non tollereremo violazioni dei diritti democratici e risponderemo. Ho dato a Putin una lista di 16 infrastrutture critiche che devono essere off limit da ogni forma di attacco. Il tono di tutto l’incontro è stato buono, positivo, non ci sono state azioni stridenti. E’ bene vedersi faccia a faccia. Ho fatto quello per cui sono venuto. Ho detto a Putin il nostro incrollabile sostegno alla sovranità dell’Ucraina.  Putin sa che agiremo se ci saranno cyberattacchi o interferenze sulle elezioni. Un’altra Guerra Fredda non sarebbe nell’interesse di nessuno. C’è una genuina prospettiva di migliorare significativamente le relazioni fra Stati Uniti e Russia. Non ci sono state minacce durante l’incontro e ho sollevato, con Vladimir Putin, il caso degli americani prigionieri in Russia”.

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