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Attualità

PRO E CONTRO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE 

L’intelligenza artificiale (IA) è presente nella nostra quotidianità in misure crescente: questo può costituire vantaggi e svantaggi collegati alle modalità con le quali verranno usati i dati e le tecnologie.

In effetti l’IA può dare una svolta significativa alla nostra vita sia in positivo che in negativo; per tale motivo, lo scorso giugno, il Parlamento europeo ha stabilito l’AI act, cioè il primo insieme al mondo contenente le regole che normano le applicazioni dell’intelligenza artificiale considerandone opportunità e rischi. 

VANTAGGI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

I Paesi UE potrebbero diventare leader nella data economy e nelle relative applicazioni proprio grazie al fatto di essere in possesso sia di un’industria digitale che di applicazioni business-to-business di avanguardia protette da un accurato piano normativo sulla privacy e sulla libertà di espressione.

BENEFICI DELL’IA PER I CITTADINI

L’intelligenza artificiale potrebbe favorire un’assistenza sanitaria migliore, sistemi di trasporto più sicuri, prodotti e servizi personalizzati, oltre a rendere più semplice l’accesso all’informazione, alla formazione e all’istruzione. Basti pensare come l’apprendimento a distanza abbia rappresentato un’ancora di salvezza durante l’epidemia di Covid-19. Anche i posti di lavoro sono più sicuri con l’utilizzo dell’IA: le procedure più pericolose possono essere svolte dai robot, non ultimo è l’incremento dei posti di lavoro a seguito dell’aumento delle industrie dell’intelligenza artificiale.

BENEFICI DELL’IA PER LE IMPRESE

Lo sviluppo di una nuova generazione di prodotti e servizi in numerosi settori quali l’agricoltura, la sanità, la moda e il turismo sono stati realizzati grazie all’economia circolare che ha reso possibili sia l’aumento della produzione che la qualità migliorando il servizio al cliente e risparmiando energia.

BENEFICI NEI SERVIZI PUBBLICI

Applicare l’IA ai servizi pubblici può ridurre i costi ed offrire nuove opzioni nel trasporto pubblico, nella gestione dell’energia e dei rifiuti, oltre a migliorare la sostenibilità dei prodotti, contribuendo, perciò a raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e conseguendo l’obiettivo della normativa europea che prevede la riduzione globale di gas serra di circa il 4% nel 2030. 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E SICUREZZA 

Anche la giustizia potrà trarre giovamento dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella prevenzione dei reati. Rappresenterà un valido ausilio nel campo penale consentendo di elaborare più rapidamente grandi volumi di dati, valutare con sempre maggior cura i rischi di fuga dei detenuti, prevedere e prevenire crimini e attacchi terroristici. Attualmente l’IA viene impiegata con successo in alcune piattaforme on line per individuare ed eliminare pratiche illegali o inappropriate presenti in rete. Altra utile applicazione avviene nella difesa e nelle strategie di cyberattacco o per distruggere obiettivi chiave nella lotta in presenza di crimini informatici.

NUMEROSI RISCHI E SFIDE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Abuso e sottoutilizzo dell’intelligenza artificiale

Non utilizzare interamente il potenziale dell’IA può rappresentare un pericolo perché si rischierebbe innanzitutto di non portare a termine importanti programmi, come il Green Deal europeo, con la conseguente perdita del vantaggio competitivo rispetto ad altre nazioni, la conseguente stagnazione economica con minori opportunità economiche in tutti i settori. Il sottoutilizzo può essere determinato da diverse cause, a partire dalla diffidenza del pubblico e delle imprese, fino ad infrastrutture carenti, ridotta o assente iniziativa imprenditoriale, investimenti bassi, frammentazione dei mercati digitali (poiché l’apprendimento automatico dell’IA è strettamente collegato ai dati, una frammentazione ne ridurrebbe l’efficienza).

Però anche l’abuso può costituire un ostacolo: per esempio non deve essere applicata a situazioni per le quali non è adatta, come potrebbero essere le complesse e delicate questioni sociali. 

Di chi è la colpa in caso di responsabilità civile e intelligenza artificiale?  

Una sfida importante è costituita dallo stabilire a chi si debba attribuire la responsabilità dei danni causati da un dispositivo o servizio funzionante tramite l’intelligenza artificiale: ad es. in un incidente in cui sia coinvolta un’auto a guida autonoma, i danni dovranno essere risarciti dal proprietario, dal costruttore o dal programmatore?

Qualora il produttore fosse privo di responsabilità potrebbero mancare incentivi volti a garantire un prodotto sicuro ed efficiente. Il pubblico potrebbe avere meno fiducia nella tecnologia; al contrario, però, norme troppo severe potrebbero inibire i tentativi di innovazione.

Minacce dell’intelligenza artificiale ai diritti fondamentali e alla democrazia

I risultati prodotti dall’IA derivano dalla modalità di progettazione e dalla quantità di dati che in essa vengono immessi. Questo processo può essere influenzato intenzionalmente o meno: ed es. alcuni aspetti rilevanti potrebbero non essere programmati nell’algoritmo oppure potrebbero esserlo con la funzione di perpetuare delle distorsioni strutturali. Inoltre, l’utilizzo di dati e numeri per rappresentare una realtà complessa fa apparire l’IA come precisa anche quando non lo è (si tratta del cosiddetto “math-washing”).

Infine, se non programmata correttamente l’IA potrebbe portare a decisioni riguardo a un’offerta di lavoro, all’offerta di prestiti e anche nei procedimenti penali, influenzate dall’etnia, dal genere e dall’età.

L’IA può anche rappresentare una minaccia alla protezione dei dati e al diritto alla privacy. Può essere usata, ad es. in dispositivi per il riconoscimento facciale o per la proliferazione on line ed è in grado di mettere insieme le informazioni che acquisisce su una persona senza che questa ne sia a conoscenza.

La minaccia per la democrazia rappresentata dall’intelligenza artificiale passa attraverso l’informazione. È già stata accusata di creare delle “bolle “  in rete nelle quali i contenuti sono formulati in base alle interazioni precedentemente effettuate dall’utente, anziché creare un ambiente aperto per un dibattito a più voci inclusivo ed accessibile.

Può essere utilizzata anche per creare immagini, video ed audio falsi ma estremamente realistici, noti come deepfake, che possono essere impiegati per portare a termine truffe, rovinare la reputazione altrui, mettere in dubbio la fiducia nei processi decisionali. Tutto ciò può condurre alla polarizzazione del dibattito pubblico, arrivando anche alla manipolazione dei risultati elettorali.

Altra minaccia imputabile all’IA consiste nella possibilità di identificare e profilare soggetti legati a determinati gruppi o opinioni, andando così a ledere la libertà di riunione e di protesta.

Effetti dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro 

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale potrebbe causare in futuro la notevole riduzione o addirittura la perdita di numerosi posti di lavoro a causa dell’imponente automatizzazione. Rimane comunque cruciale un’adeguata e costante formazione per lavoratori occupati, con possibilità di fruizione di analoghe opportunità formative  anche da parte  dei  disoccupati, affinchè ci sia una forza lavoro qualificata a lungo termine.

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