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Politica

Asia in bilico

Aumentano le preoccupazioni nel continente per il moltiplicarsi dei fattori di crisi. Si rafforza l’ asse Cina – Russia in funzione anti – Usa.

Aumentano i fattori di instabilità in Asia. Ulteriori lanci di nuovi tipi di vettori, a corto raggio, sono stati effettuati, nelle ultime settimane a scopo provocatorio, da parte di Pyongyang al largo del Mar del Giappone. Tokyo e Seoul hanno espresso la loro ferma condanna per tali ennesimi test nordcoreani. Essi sono stati realizzati in risposta alle esercitazioni militari, del Pentagono con la Corea del Sud, ma sono avvenuti nonostante il divieto sancito da numerose risoluzioni delle Nazioni Unite.

La tranquillità Usa. La Casa Bianca ha confermato però la volontà di continuare il dialogo, col leader Kim Jong Un, volto alla denuclearizzazione del suo paese e di proseguire, al contempo, l’iniziativa annuale con Seoul. L’amministrazione, guidata da Donald Trump, ha ribadito così l’impegno a garantire la stabilità strategica, nell’area, che è sempre più in pericolo.

Le sfide regionali. Alcuni governi della regione rivendicano infatti, come proprie, piccole isole ricche di giacimenti, incrementando le possibilità di conflitto. Le mire indipendentiste di Taiwan, da Pechino, non facilitano sicuramente la situazione. La crisi politica di Hong Kong, dovuta alla volontà degli oppositori alle autorità locali del ritiro della legge sulle estradizioni in Cina, non garantisce certamente un miglioramento del clima tesissimo. L’intricato risikoè complicato pure dalle relazioni solidissime, anti – Usa, tra Mosca e il gigante asiatico. Una prova di ciò è stata l’entrata, a sorpresa e senza autorizzazione, di jet armati di Vladimir Putin e di Xi Jinping, nello spazio aereo sudcoreano, suscitando la reazione dei caccia di Seoul che hanno dovuto sparare, ben 160 colpi di avvertimento, per allontanarli senza abbatterli.

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