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Politica

Attacchi informatici Usa contro l’Iran

Trump decide prima rappresaglia dopo abbattimento drone pentagono, ma non esclude al contempo le opzioni militare e diplomatica. Parlamento Teheran: “Morte agli Usa!”. Tensione in Medioriente, mondo col fiato sospeso.

Un’ondata di attacchi informatici americani ha colpito l’Iran. L’ ordine è stato dato giovedì dal presidente Donald Trump, dopo il ritiro del suo via libera, inerente all’avvio di un intervento bellico tradizionale, che avrebbe potuto causare un numero eccessivo di morti. I computer, usati da Teheran per controllare i lanci di razzi e missili, sono stati così disattivati, al pari dei sistemi di rilevamento delle navi presenti nello stretto di Hormuz. E’ questa la risposta all’abbattimento, la scorsa settimana, di un drone del pentagono. Il velivolo senza pilota era, secondo Teheran, nel proprio spazio aereo ma, a parere di Washington, stava volando in quello internazionale. 

Trump: “Opzione militare contro l’ Iran ancora possibile”. Il leader della Casa  Bianca ha comunicato che l’opzione militare, contro il governo dei Pasdaran, è ancora sul tavoloe che saranno in vigore da domani, nei suoi confronti, altre pesanti sanzioni economiche. Il tycoon ha invitato, tuttavia, la controparte al dialogo volto a riscrivere un nuovo accordo sul nucleare per evitare la produzione di bombe atomiche.

(da: pixabay.com)

Parlamento Iran: “Morte agli Usa!”  La possibilità di un’iniziativa diplomatica è stata criticata dai deputati della Repubblica Islamica che, nella seduta parlamentare odierna, hanno cantato: “Morte all’America!”. Quest’ultima propone negoziati, ma “è il vero terrorista che diffonde il caos e fornisce armi ai terroristi”, ha detto il vicepresidente dell’Assemblea, Masoud Pezeshkin.  

I rischi regionali e mondiali. Un ipotetico conflitto farebbe aumentare il prezzo del petrolio, dei carburanti e quindi dei beni che viaggiano su gomma in tutto il mondo, aggravando la crisi economica del 2008. L’Iran è protetto inoltre da Siria, Russia e Cina. Sarebbe alta la probabilità quindi, nel caso in cui Teheran dovesse combattere contro gli Usa sostenuti magari da Arabia Saudita e Israele, dello scoppio di una guerra regionale e probabilmente mondiale.

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