Book influencer: chi sono davvero e che cosa fanno?
Quella dell’influencer è una figura ben consolidata nel mondo del lavoro. Esistono tanti tipi di ‘opinion leader’ che, in accordo con aziende, promuovono sui social prodotti e servizi. Operano in diversi settori: bellezza, cibo, moda.
Negli ultimi tempi, si è aggiunto anche quello dei libri, dando vita ai book influencer.
Chiamati anche influencer letterari, sono lettori
appassionati in grado di presentare, consigliare e recensire un libro con video
e foto.
Se oltreoceano queste figure esistevano già da un po’, in Italia
stanno muovendo i primi passi verso l’affermazione.
Sul loro ruolo, si schierano grandi fazioni di pro e di contro.
C’è chi non prende sul serio il loro lavoro, considerandolo privo di ogni
obiettivo intellettuale. Di recente, ad esempio, lo scrittore Massimiliano
Parente si è detto, in un articolo su Il Giornale, contro le book
influencer, in quanto ragazze carine che scelgono le copertine dei libri più
belli solo per fare delle splendide foto su Instagram.
(da: pixabay.com)
C’è poi chi teme per le sorti delle librerie. Se una volta ci si
perdeva tra infinite file di libri per sfogliare le pagine e leggere qualche
riga, ora su YouTube tutte le recensioni, e non solo, sono a portata di
un click.
Gli aspetti positivi, però, non sono da sottovalutare. I book
influencer sono in grado di unire la passione per la lettura e la comunicazione
social. Questo consente ai giovani, anche ai non lettori, di riscoprire l’importanza
dei libri. Attraverso immagini suggestive o video-recensioni, gli utenti
possono essere sapientemente consigliati e incuriositi.
Un ‘potere’ sicuramente di grande responsabilità che spinge le
case editrici a prendere in considerazione queste figure. Ma aspetti positivi e
negativi a parte, solo con il tempo si constaterà l’impatto effettivo sul mondo
della lettura.