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Medicina

LE PIANTE OFFICINALI ACCOMPAGNANO LA STORIA DELL’UOMO

Le erbe e le piante officinali hanno accompagnato l’uomo per tutto il corso della sua storia.

In passato conoscere le piante e le loro virtù era fondamentale per la terapia medica antica in quanto corrispondeva all’unica soluzione possibile per la cura delle malattie. Nel tempo vennero chiamate “officinali”tutte le erbe (specie annuali o perenni le cui parti aeree sono per lo più verdi e di consistenza non legnosa) e le piante (alberi e arbusti) impiegate nelle “officine”, cioè nei laboratori farmaceutici degli speziali, artigiani che conoscevano le tecniche di lavorazione delle piante, le procedure di preparazione (oli, unguenti, profumi, tisane….) e di conservazione e se ne servivano per realizzare dei rimedi medicamentosi, dei prodotti cosmetici, dei profumi. 

Da alcuni decenni l’interesse per queste specie è aumentato notevolmente, in considerazione del fatto che la richiesta dei prodotti da esse derivati è andato sempre più allargandosi, in armonia con la sempre più diffusa esigenza di migliorare la qualità della vita anche tramite l’utilizzo di sostanze sempre più genuine. Questa tendenza rappresenta la nuova sfida per i ricercatori, che hanno, ora, il compito di individuare e sviluppare le fonti degli elementi funzionali, cioè di quelle piante contenenti sostanze con effetti benefici sulla salute.

Gli organismi vegetali, infatti, oltre a fornire diretto supporto all’uomo e agli animali dal punto di vista alimentare, possono offrire una vasta gamma di prodotti di vario genere, catalogabili in prodotti primari, quali resine, oli, cere, gomme, fibre, carboidrati ed in prodotti secondari quali odori, aromi, tannini, coloranti, farmaci ed insetticidi, presenti, in genere, in quantità piuttosto bassa nei loro tessuti.

Con il termine “piante officinali” si intendono tutte le specie aromatiche e medicinali, ovvero tutte quelle piante in grado di fornire droghe che possono essere a loro volta destinate al consumo diretto o alla trasformazione per l’estrazione dei principi attivi. Il termine è generico e il suo significato è piuttosto elastico dal momento che è comunemente frequente l’uso di termini diversi quali “piante medicinali”, “piante aromatiche”, “piante da essenza”, come sinonimi , in relazione al loro impiego.

(da: pixabay.com)

In particolare vengono definite “piante aromatiche” quelle piante dotate di una o più sostanze penetranti che conferendo particolari odori e/o sapori vengono utilizzate nella preparazione dei cibi per aumentarne l’appetibilità, oppure per diversi impieghi industriali (bevande, cosmetici, profumi). Secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità “pianta medicinale” è  invece ogni vegetale che contiene in uno o più dei suoi organi sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici.

La ricerca sperimentale sulle piante medicinali ha applicato rigore scientifico al loro utilizzo popolare ed empirico portando gli estratti vegetali all’attenzione medica. In particolare la fitoterapia è uno strumento di grande valore terapeutico per molti disturbi femminili, sia nell’età fertile che in quella menopausale.

L’intensa profumazione e l’attività biochimica dimostrata a livello del sistema nervoso centrale portano ad un miglioramento del tono dell’umore, beneficio nella depressione lieve-moderata, capacità di recupero dallo stress, proprietà antiradicalinica e antiossidante. I risultati degli studi clinici confermano un effetto positivo sulla salute con minori effetti collaterali rispetto ai farmaci ed un miglior profilo di tollerabilità: nullo è l’effetto di sedazione, ridotta l’incidenza di sintomi quali “bocca secca” e “aumento di appetito”. 

 Una posizione di rilievo nell’ambito della fitoterapia ufficiale è occupata dallo zafferano: tra le monografie delle piante medicinali pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è presente, infatti, anche la monografia “Stigma Croci” che descrive le caratteristiche, le proprietà biologiche e gli usi medicamentosi dello zafferano.

 L’utilizzo di piante medicinali risulta ottimale per numerosi disturbi quali mestruazioni dolorose, lombalgia, dispepsia, spasmi bronchiali, asma, tosse, depressione ed eccitazione nervosa E’ ormai confermato l’effetto positivo di numerosi rimedi fitoterapici, in quanto ogni pianta è in grado stimolare il nostro sistema nervoso per un effetto rilassante e stimolante in modo differente. 

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