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Medicina

VARIANTI CORONAVIRUS: IN LOMBARDIA IN ARRIVO NUOVE REGOLE

Il direttore generale Welfare del Pirellone, intende porre attenzione massima con un isolamento di 14 giorni per i contatti, anziché 10, prescrivendo un tampone al quinto giorno.

A seguito di una circolare del ministero della salute in cui si chiede alle Regioni di prendere atto delle varianti del coronavirus (per la Lombardia si tratta in particolare del focolaio di variante inglese di Bollate) e delle possibili conseguenze, il direttore generale Welfare  del Pirellone, intende porre attenzione massima con un isolamento di 14 giorni per i contatti, anziché 10, prescrivendo un tampone al quinto giorno.

La diffusione delle varianti deve essere contenuta, sia per evitare l’aumento esponenziale di nuovi contagi a causa dell’elevatissima capacità di trasmissione, sia per garantire  l’efficacia della campagna vaccinale.

Per questo motivo perverranno a breve alle Ats nuove indicazioni da applicare nell’assistenza ai pazienti Covid che vivono in aree in cui sia presente una variante di Sars-Cov-2.

Finora per  tutti i <<contatti stretti>> si disponeva il termine della quarantena dopo dieci giorni dall’ultimo incontro con il contagiato, in assenza di sintomi

D’ora in poi si prevede, invece, che, il contatto stretto di caso si sottoponga  al tampone il quinto giorno e prolunghi la quarantena fino al 14esimo. Il contagiato, inoltre, sarà dichiarato guarito dopo un tampone negativo.

Attualmente, invece, l’isolamento può concludersi dopo i 21 giorni se non si hanno più sintomi, anche nel caso il test sia positivo.

Inoltre l’attività di tracciamento sarà più approfondita: sarà cura di Ats andare a ritroso fino a due settimane (e non più solo 48 ore) prima della comparsa dei sintomi o del tampone positivo del malato, contattando tutte le persone che avendolo incontrato, potrebbero a loro volta essere state contagiate.

Perseguendo l’obiettivo di arginare i focolai, la direzione del welfare sta valutando anche la possibilità di incrementare l’attività di testing con tampone antigenico per la popolazione scolastica: probabilmente le decisioni saranno definite la prossima settimana.

Fino a lunedì scorso, in Lombardia, erano 128 i contagiati da variante del coronavirus; quasi tutti colpiti dalla versione inglese, un caso è, invece, ancora in accertamento in quanto da chiarire se si tratti di variante brasiliana o sudafricana.

Al momento, però, non pare ci sia intenzione di attivare zone rosse mirate a limitare la diffusione del virus mutato.

Se da un lato la Lombardia stringe i controlli per arginare il Covid, dall’altro valuta la possibilità di dare maggior libertà ai vaccinati, per questo chiederà al proprio comitato tecnico scientifico di valutare se, chi si sia sottoposto a vaccinazione e risulti immune da qualche mese, possa muoversi liberamente rinunciando anche al distanziamento.

Gli esperti lombardi saranno anche chiamati ad esprimersi sull’eventuale introduzione del “passaporto sanitario”.

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