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Moda

AL VIA LA MILANO FASHION WEEK 24/25

Fino al 26 febbraio la città meneghina sarà animata da un ricco palinsesto per presentare le collezioni 2024/2025.
di Eliana Cavanna

Bozzetti di Wally Passoni

Come ogni anno ritorna a Milano la settimana che dal 20 al 26 febbraio è dedicata al fashion in cui sono previste sfilate ed eventi di grande prestigio con la finalità di consentire agli stilisti ed alle case di moda di presentare le proprie ultime collezioni, mentre il pubblico potrà conoscere le nuove tendenze.

Questo avvenimento, molto atteso dall’industria della moda, si svolge nelle “città leader del settore” Milano, Parigi, Londra e New York e ricorre due volte l’anno, precisamente nei mesi  di febbraio e settembre, consentendo di mettere le varie creazioni sotto i riflettori e trasformare il cuore  delle grandi città interessate in un palcoscenico attraverso il quale sono svelate le collezioni che ispirano, emozionano e definiscono le tendenze dell’abbigliamento femminile per la primavera estate, oppure, come nel caso specifico, per l’autunno inverno 2024/25.

Si tratta di un’iniziativa organizzata dalla Camera della moda italiana che, nel corso della settimana, organizza circa settanta sfilate di moda e 90 presentazioni di designer rivolte ad un pubblico internazionale, ospitando sfilate fisiche e digitali, presentazioni in showroom, presentazioni statiche ed eventi speciali attraverso un ritmo frenetico in cui creatività, business e glamour si fondono in un vortice dal fascino irresistibile. Gli addetti ai lavori, i giornalisti, gli influencer e fashion addicted provenienti da ogni parte del mondo hanno la possibilità di apprezzare la metropoli per le passerelle allestite nei palazzi storici e nei siti più futuristici e suggestivi.

Ma la Milano Fashion Week non rappresenta solo un evento di settore, ma costituisce un fenomeno di grande visibilità per la città: Confcommercio stima un indotto di 70 milioni di euro con circa 100mila presenze, di cui 65mila stranieri. “Eventi come la fashion week consolidano il rapporto tra Milano, l’Italia, la moda ed il made in Italy, con un vantaggio per la città. Lo scontrino medio atteso è di mille euro” ha affermato Alessia Cappello, assessore allo Sviluppo economico e lavoro del Comune di Milano.  Le ricadute positive non si registreranno solo per i negozi di lusso: “I ricavi dei piccoli negozi di prossimità saliranno del 10%”, ha rimarcato ulteriormente Cappello, “senza contare poi tutti gli eventi collaterali, dalle mostre, ai dibattiti, ai party”:

Quest’anno un’ ulteriore importante novità del fittissimo calendario degli appuntamenti   è dato dalla possibilità di  includere chiunque lo  desideri nel grande circuito della moda che, dalla pandemia in poi, non è più ad appannaggio esclusivo degli addetti ai lavori e degli insider, ma la Camera nazionale della moda italiana e i singoli brand sono pronti a dare il benvenuto a tutti gli utenti che vorranno aggiungersi al pubblico fisicamente presente  alle sfilate nel seguire i vari appuntamenti in diretta streaming.

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