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15 MARZO 2023: GIORNATA DEL FIOCCHETTO LILLA

Il 15 marzo ricorre la Giornata internazionale contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA).

Il 15 marzo ricorre la Giornata internazionale contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA) che, a
seguito del difficile periodo legato all’emergenza pandemica, assume una rilevanza fondamentale grazie alle iniziative volte a sollecitare l’attenzione alla prevenzione informando in maniera specifica e puntuale gli adolescenti.
Questa giornata nacque dieci anni fa in memoria di Giulia Tavilla, morta a causa della bulimia poco prima del ricovero e l’obiettivo è quello di porre maggiore attenzione alla prevenzione e all’informazione creando una rete di supporto per coloro che soffrono di disturbi alimentari.
Secondo il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, i disturbi alimentari sono definiti come “caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione, oppure da comportamenti inerenti l’alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo che compromette significativamente la salute e il funzionamento psicosociale”.

I principali disturbi alimentari sono la pica (ingestione di sostanze non commestibili), il disturbo della ruminazione, il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo, l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da binge eating (abbuffate compulsive).
Tra i disturbi alimentari i più diffusi sono costituiti da anoressia e bulimia.
Entrambe sono collegate ad una errata percezione della propria immagine corporea e ad una costante preoccupazione per il peso nel tentativo di raggiungere un ideale di perfezione e di ossessiva magrezza. Per conseguire tale obiettivo l’anoressia conduce al digiuno, mentre la bulimia porta ad alternare abbuffate incontrollabili con condotte eliminatorie (vomito autoindotto, lassativi, diuretici, intensa attività fisica).
Attraverso tali comportamenti si cerca di sopire la propria fragilità narcisistica colpendo il proprio corpo che, per coloro i quali soffrono di questi disturbi è sede di difetti ed imperfezioni ritenuti la causa delle proprie difficoltà e dei propri fallimenti.

Diffusione dei DCA
Secondo la Società Italiana per lo Studio dei disturbi del Comportamento Alimentare, ogni anno in Italia accusano tali patologie circa 8500 persone. Pur affliggendo persone di tutte le età, questi disturbi registrano un picco in adolescenza: ne soffrono dieci adolescenti su cento, in particolare ragazze. La fascia più colpita è quella tra i 15 ed i 25 anni, anche se, negli ultimi anni si stanno verificando, contemporaneamente un abbassamento dell’età di esordio (8 – 9 anni) ed un incremento nelle donne adulte, soprattutto over 40. E’ tuttavia difficile che il disturbo alimentare abbia inizio in età adulta, spesso si tratta di problematiche silenti, che emergono conseguentemente ad un evento scatenante, come un lutto, una separazione, una gravidanza o la menopausa.

I DCA sono in aumento anche nella popolazione anziana: il fattore di rischio principale sembra essere la preoccupazione di mantenere un aspetto giovane ed attraente nonostante l’invecchiamento, insieme all’umore depresso che può essere conseguenza delle perdite tipiche di questa fase della vita.

L’ intervento nei DCA
Un intervento tempestivo da parte di uno specialista è fondamentale, soprattutto nelle forme più gravi che rischiano di avere un esito mortale a causa del digiuno o dei possibili tentativi di suicidio; così come è
fondamentale per una buona riuscita del trattamento il coinvolgimento attivo della famiglia.
Si tratta di percorsi terapeutici lunghi e complessi che mirano non solo alla remissione dei sintomi e al
ristabilimento delle condizioni fisiche, ma anche alla risoluzione di quel disfunzionale equilibrio mentale
fondato sul controllo e sul perfezionismo, attraverso la creazione di una sana e reale immagine corporea.

Perché il “fiocchetto lilla?”
Come segno distintivo dei DCA è stato scelto il fiocchetto lilla quale simbolo di speranza ma anche di
impegno e della consapevolezza verso chi soffre di disturbi alimentari perché meritano attenzione, rispetto e cura da parte delle persone, della società e del sistema sanitario in generale.
Per questo motivo è importante accrescere la consapevolezza a livello individuale ed istituzionale, bisogna scoraggiare il distacco e il disinteresse così da evitare l’indifferenza nei confronti di queste problematiche, favorendo, al contrario la crescita di una cultura basata sull’ascolto, contrastando il disagio relazionale e il senso di abbandono che spesso affliggono sia chi ne è colpito, sia le loro famiglie.

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