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Medicina

Dimmi cosa fai e ti dirò… che emicrania hai

Dimmi cosa fai e ti dirò…che tipo di emicrania hai. Sono sempre di più le persone che soffrono di varie forme di cefalea, mal di testa che condizionano profondamente la vita quotidiana, che a volte impongono persino il riposo assoluto.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha decretato come malattia più frequente al mondo dopo la carie dentale, si pensi che 600 mila persone al giorno ne vengono colpiti.

I cambi di stagione, l’umidità, l’alternarsi caldo-freddo, tutte cose che incidono ma attenzione anche agli sbalzi d’umore, possono essere letali. Gli attacchi possono essere saltuari (una volta al mese) o ricorrenti (2-3 volte a settimana) e diventare cronici col tempo. L’emicrania si manifesta come un dolore intenso, una pulsazione che può riguardare tutta la testa o parte di essa, di diversa intensità e durata. Per essere precisi l’emicrania è una particolare forma di cefalea, sicuramente la più diffusa e può manifestarsi con o senza aura visiva.

Particolarmente invalidanti sono poi la cefalea intensiva e quella a grappolo.

Ma andiamo con ordine, quali sono i sintomi più diffusi?

– Appannamento visivo, l’aura appunto, che precede in genere di una ventina di minuti l’attacco emicranico e che può coinvolgere uno o entrambi gli occhi, con flash, abbagliamenti, oscuramenti, macchie e figure sfocate.

– Maggiore sensibilità alla luce, al suono o agli odori, si prova infatti un fastidio per gli ambienti luminosi e si sente l’esigenza di stare al buio e in silenzio;

– Nausea, brividi, pallore e sudorazione.  Si manifesta come malessere generale e può essere seguita da vomito, dolore addominale e diarrea;

– Frequente bisogno di urinare;

– Difficoltà di movimento o di linguaggio. Il paziente ha rigidità al collo, alle spalle, si sente intorpidito, avverte un formicolio e un’alterazione dell’equilibrio. In alcuni casi ha anche difficoltà ad esprimersi.  

(da: pixabay.com)

In generale però ci sono alcuni campanelli di allarme che devono essere ascoltati per evitare di cadere vittima di un attacco di emicrania. Evitare lo stress eccessivo è d’obbligo ma anche non oscillare troppo con stati d’animo ed umore è consigliabile. Ad esempio l’irritabilità e la sonnolenza possono avvertirci che c’è qualcosa che non va.

L’emicrania riguarda maggiormente le donne, è ereditaria ed interessa tutte le fasce d’età. La sua peculiarità è una profonda variabilità: uno stesso soggetto, nel corso della vita, può avere diversi attacchi a periodi ed intensità variabili.

Il Covid-19 e il conseguente lockdown hanno accentuato i casi di emicrania e cefalea e dunque può essere utile prevenire ove possibile l’insorgere di tali attacchi. Stiamo ore davanti al pc, ora anche in smart working, postura sbagliata, sedentarietà, la vita è sempre più frenetica e si dorme poco e male.

Ma cosa fare allora? Ecco alcuni consigli?

– Fare attività fisica, possibilmente all’aria aperta;

– Evitare cibi grassi, troppo zuccherati e con conservanti, limitare cioccolato, caffè, tè, insaccati e formaggi;

– Usa integratori naturali per dormire;

– Stai attento in ogni momento alla tua postura;

– Usa un antidolorifico classico al bisogno, mentre per gli attacchi più gravi, sotto prescrizione medica, possono essere necessari altri farmaci come i triptani, gli antiemetici o i cortisonici.

Insomma prevenire è sempre meglio che curare ed a volte basta davvero poco, basta il buon senso.

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