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Cultura

AD EXPO DUBAI I MODELLI EDUCATIVI ALL’AVANGUARDIA DELL’ITALIA

È uno degli eventi più attesi a livello mondiale. Rinviata di un anno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19, Expo Dubai 2020 avrà luogo nella straordinaria cornice della città più onirica al mondo dall’1 di ottobre 2021 al 31 marzo 2022.

Con oltre 200 Paesi partecipanti, l’Esposizione Universale è la prima a tenersi nell’area ME.NA.SA. (Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale).

Opportunità, Mobilità e Sostenibilità saranno i macro temi al centro dell’evento che per sei mesi trasformerà Dubai in una vetrina mondiale in cui i Paesi partecipanti presenteranno al mondo il meglio delle loro idee, progetti, modelli esemplari e innovativi nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali. 

Lo scopo è quello di agevolare a livello mondiale il dialogo, l’engagement e la cooperazione tra i Paesi. 

L’Italia, con il suo padiglione tricolore, ispirata dal motto “La bellezza unisce le persone” è già stata  protagonista dell’Esposizione Universale con dieci eventi digitali che hanno anticipato di un anno il confronto sui contenuti chiave dell’Expo. 

Dagli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite all’Agrifood, dall’Aerospazio alla lotta per contrastare il cambiamento climatico e preservare la biodiversità. Dalla rigenerazione degli spazi urbani al dialogo interculturale e religioso per passare alle nuove connessioni e ad un nuovo modello nel campo dell’Education.

A Dubai i nuovi modelli educativi Made in Italy

Un focus di grande importanza tra i temi trattati dal padiglione Italia sarà quello sul tema Open Education Italy con le scuole d’istruzione superiore, gli istituti tecnici professionali, le Università, i centri di ricerca per delineare un nuovo panorama educativo, che raccolga le opportunità  offerte dal crescente bisogno di nuovi modelli e livelli di istruzione richiesti oggi per professioni creative e culturali. 

Tra gli protagonisti italiani dell’Education troviamo in prima linea all’interno dell’Expo Dubai 2020, Monica Perna, Direttore dell’Accademia The English Academy e creatrice della Masterclass Impara l’Inglese con Monica.

La English coach, originaria di Seveso, in provincia di Monza e Brianza, parteciperà all’Esposizione Universale nelle vesti di Team Member della AUGE International Consulting, l’impresa di alta formazione fondata nel 2018 con Francesco Iannello. 

Tra le prime in Italia a compiere il passaggio dall’aula tradizionale a quella virtuale con un approccio multidisciplinare e tecnologico all’avanguardia, Monica Perna, insegnante di inglese originaria di Seveso in Brianza, è un’imprenditrice digitale di successo, e CEO di un’impresa che in due anni ha conquistato un ruolo rilevante nel settore dell’alta formazione linguistica a livello mondiale

Le soluzioni formative proposte dalla Perna, infatti, oltre ad aver dato un contributo metodologico e scientifico all’insegnamento dell’inglese ed all’e-learning, sono oggi  utilizzate da più di 700.000 studenti in tutto il mondo.

All’interno di Expo Dubai 2020, dove sono attesi in sei mesi circa 25 milioni di visitatori, Monica Perna si confronterà con un pubblico internazionale portando la propria testimonianza di ideatrice di un metodo di insegnamento della lingua inglese inizialmente pensato per gli italiani ma ben presto diffusosi tra studenti di tutto il mondo. 

Il suo percorso professionale, intrapreso nel 2008 quando a Milano aveva fondato la sua accademia, l’ha condotta a Dubai. La città le ha permesso di crescere come imprenditrice circondata da un ambiente in fermento, qual è quello degli Emirati Arabi Uniti, che rappresentano ormai da anni il punto di incontro di imprenditori ambiziosi e visionari. Un ambiente stimolante e nuovo, culla della concezione futuristica dell’istruzione universitaria a livello mondiale.

Proprio l’educazione e l’istruzione saranno tra i temi cardine del programma italiano ad Expo Dubai. La piattaforma Open Education Italy affronterà appunto la tematica delle nuove professionalità richieste dal mondo del lavoro globale che necessita di figure sempre meno localizzate e sempre più connotate da competenze trasversali, skills multidisciplinari che non possono prescindere dalla conoscenza della lingua inglese.  

“Connecting minds, creating the future, lo slogan di Expo Dubai che sintetizza mirabilmente lo spirito e la mission dell’evento, racchiude perfettamente anche il principio che ha ispirato il mio lavoro in questi lunghi anni di esperienza sul campo. Anni dedicati alla continua ricerca di un metodo nuovo di insegnamento che unisse esperienzialità ad una formula immersiva e immediatamente fruibile dai miei allievi, che potesse metterli in condizione di padroneggiare la lingua in 90 giorni”. Così esordisce Monica Perna a pochi giorni dall’inizio di uno degli eventi più attesi a livello globale al quale tutto il team della sua impresa si prepara da mesi.

Ma qual’è il livello di competenza degli italiani nella conoscenza dell’inglese oggi? 

Gli italiani sono sempre più consapevoli dell’importanza della conoscenza della lingua inglese quale strumento indispensabile per una integrazione vera nello scenario globale – afferma la Perna – A confermarlo sono i risultati dell’importante report annuale “EF English Proficiency Index”. L’indagine statistica rileva e analizza il livello di competenza della lingua inglese nel mondo, prendendo in considerazione 100 Paesi. Gli studi relativi al 2020 ci dicono che l’Italia si classifica al trentesimo posto con un livello medio di English Skills di tipo “Moderato”. Sebbene non si tratti di un risultato eccellente, occorre notare che, rispetto all’anno precedente, l’Italia ha guadagnato ben 6 posizioni in classifica. Questo è un chiaro sintomo di presa di coscienza dell’importanza della lingua inglese non solo nell’ambito dei viaggi, ma anche nel settore lavorativo. 

Quali sono gli obiettivi della partecipazione di Monica Perna ad Expo Dubai?

“Il mio programma nasce proprio per innovare la didattica di settore non solo nel metodo, ma anche attraverso l’uso di tool al passo con il progresso nel campo delle infrastrutture immateriali che tanto spazio ha tra i temi di Expo. Il mio desiderio più grande, e che oggi mi porta qui ad Expo Dubai, è quello di aiutare il mio paese a raggiungere livelli di istruzione che rendano l’Italia veramente competitiva nello scenario mondiale della conoscenza della lingua inglese”. 

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