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Cultura

IL RITORNO DELLA PRIMAVERA: RIORDINO FISICO ED EMOTIVO

La primavera, con i suoi colori, il suo clima mite, il profumo dell’aria, porta con sé una sensazione di rinascita, di nuove possibilità e di leggerezza.

Da questi giorni è possibile iniziare a vedere alberi in fiore e cieli sereni e spogliarsi, non solo metaforicamente, di qualche strato di vestiti di troppo, che a volte sembrano appesantire la vita, oltre che il corpo.    

Quest’anno la primavera arriva con un giorno di anticipo, il 20 marzo infatti alle 16:33 si è verificato l’equinozio di primavera. La parola equinozio deriva dal latino aequinoctium che proviene a sua volta dall’espressione aequa nox. Il significato di queste parole è letteralmente notte uguale. Questo indica che nel giorno di equinozio di primavera, il giorno e la notte hanno esattamente la stessa durata, 12 ore ciascuno.  

Al di là però del significato scientifico che ha questo giorno di passaggio, ciò che più viene riconosciuto all’inizio della primavera è il risveglio di una modalità di vivere e sentire diversa.

La stagione del riordino per eccellenza, delle “pulizie di primavera”, in cui si può lasciare che il nuovo sostituisca il vecchio, che le giornate più lunghe e luminose ci diano la possibilità di mettere a posto non solo ciò che c’è fuori, ma anche ciò che c’è dentro. Quest’anno, in particolare, è più importante che mai liberarsi dal peso di due anni che hanno preteso molta fatica e occupato un grande spazio dentro.

La guerra renderà molto difficile sentirsi leggeri anche questa primavera, ma lo sforzo di fare pulizia dentro di sé, può giovare dal punto di vista psicologico e in particolare avere benefici contro l’ansia e la depressione.

(da: pixabay.com)

Questo concetto, definito decluttering emotivo, consiste nella scelta di fare ordine all’interno, nel cuore e nella mente, liberandosi di oggetti legati al passato e che, in qualche modo ci tengono imprigionati. Questo sforzo porta a benefici in termini di leggerezza, di consapevolezza e di capacità di aprirsi e accogliere il futuro.     

Ma sicuramente è più facile a dirsi che a farsi. Il passaggio dall’inverno alla primavera non viene affrontato sempre a cuor leggero poiché la tendenza è quella di affezionarsi a oggetti senza l’elasticità per liberarsene facilmente.

Ci sono diverse modalità in cui le persone affrontano il decluttering.

Ogni oggetto, che sia legato a un momento importante della vita, o anche semplicemente a un evento divertente o persino spiacevole, assicura uno spazio nella memoria per quel ricordo. C’è chi è rivolto verso il passato e fatica a lasciarlo andare, il nostalgico che si affeziona agli oggetti e vive nella paura che la memoria di un evento o di una persona resti in vita solo grazie all’oggetto che lo rievoca, e che liberarsene vorrebbe dire rinnegare le proprie emozioni.

Molti si approcciano con forte ansia al momento in cui dovranno disfarsi di determinati oggetti, sperimentando un peso che è proprio l’opposto rispetto a un processo che ha come obiettivo quello di alleggerire lo spazio e il cuore.

(da: pixabay.com)

Altri, trovano sicurezza nel controllo e il cambiamento crea turbolenze e incertezze difficili da sostenere. La perdita di controllo sullo spazio fisico, può determinare anche la perdita di controllo del sé.

L’adattamento e il cambiamento, non a caso, sono elementi fondamentali della primavera. Tutto, dalla natura al nostro corpo cambia e questo cambiamento necessita di momenti di assestamento, più o meno lunghi. Così come gli animali che lasciano le proprie tane, come i fiori che sbocciano, allo stesso modo il prolungarsi delle ore di luce influenza ormoni e neuroni, producendo più serotonina e cortisolo. Ciò aumenta l’energia presente nell’organismo, risveglia la voglia di uscire di più, aumentando il benessere psico-fisico delle persone.

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