La sentenza n. 241 della Corte Costituzionale, arrivata il 13 dicembre 2021, è stata definita storica, e pone per la prima volta, la cura della salute mentale allo stesso livello di quella medica, garantendo la possibilità di affidarsi ad uno specialista psicologo di base, così come al medico di medicina generale e al pediatra.
“E’ una sentenza storica, frutto di un intenso lavoro svolto in sinergia tra Regione Campania e Ordine Psicologi Campania a tutela della salute psicologica dei cittadini e che restituisce, al tempo stesso, un valore enorme alla professionalità di migliaia di psicologhe e psicologi che operano su tutto il territorio regionale e non solo”, questo è il commento di Armando Cozzuto, presidente dell’ordine degli psicologi della Campania.
I bisogni assistenziali che sono emersi durante l’emergenza covid-19, hanno dato una spinta a quella che era in realtà già una necessità dei cittadini, e che per prima la regione Campania assicurerà, aprendo la strada sicuramente anche alle altre regioni. La speranza, infatti, è che in risposta all’approvazione della legge, altre regioni siano motivate a fare lo stesso passo.
La legge prevede che le attività siano assicurate da psicologi liberi professionisti, in convenzione con ciascuna delle Aziende Sanitarie Locali e a livello dei distretti sanitari di base, con il principale scopo di integrare e completare il lavoro dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera professione.
Come sancito dall’art.2 comma 4 della legge regionale, allo Psicologo di base competono le “funzioni di riduzione del rischio di disagio psichico, prevenzione e promozione della salute”. Nello specifico, il compito principale sarà fare da filtro tra il primo e secondo livello delle cure, e riguarderà molte aree di intervento tra cui problemi legati all’adattamento, disagi emotivi transitori ed eventi stressanti, sostegno psicologico alla diagnosi infausta e alla cronicità o recidività di malattia, problemi legati a fasi del ciclo di vita.
La legge non è soltanto una grande occasione per i cittadini con necessità di cure, ma anche per i professionisti un’importante opportunità lavorativa. In Campania, infatti, il numero degli psicologi iscritti all’albo A, ovvero quello destinato a chi sia in possesso di laurea magistrale o vecchio ordinamento è molto elevato, e con questa legge si assicura un posto di lavoro soprattutto a tanti giovani professionisti.
Altro attore coinvolto in questo cambiamento storico è il terzo settore, con cui verranno aperte sicuramente delle nuove occasioni di collaborazione.
Il disagio mentale non riguarda infatti la sola individualità, ma è anche una questione di prossimità e di comunità, in cui gli enti del terzo settore hanno un ruolo decisivo.
Il nuovo servizio, quindi, unisce diversi livelli in una sfida comune: le istituzioni, gli enti del terzo settore e gli psicologi.
Un’altra novità è la creazione di un Osservatorio regionale, composto da diverse figure, tra cui un dirigente psicologo per ogni ASL sul territorio, uno psicologo ospedaliero, due docenti universitari e un dirigente, un rappresentante dei medici di Medicina Generale e uno dei pediatri di libera scelta, un funzionario della Regione Campania con competenze o titoli in ambito psicologico e altre figure a completamento della “commissione”.