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Cinema

Lore e la fine dell’antologia dell’orrore di Amazon Prime Video

La serie tv Lore – L’antologia dell’orrore ha debuttato il 13 ottobre del 2017 nella piattaforma di Prime Video, ampliando e arricchendo il progetto dell’autore Aaron Mahnke, produttore esecutivo della celebre serie The Walking Dead.

Lore si ispira e sviluppa a partire dai podcast di Mahnke, nei quali, episodio dopo episodio, vengono illustrati i miti dell’orrore che ormai caratterizzano la nostra cultura folkloristica; è un’ampia carrellata volta a mostrare le origini delle storie di licantropi e vampiri, la nascita delle correnti spiritistiche, l’avversione alle streghe e al demonio. 

La serie tv ha uno stile che miscela il documentario costituito da reperti e documenti storici, fatti reali ricostruiti con sequenze cinematografiche ed altri passaggi sono realizzati con l’animazione, ben fatta e dal tocco affascinante. Si intersecano quindi differenti tecniche filmiche per cercare di far evolvere il linguaggio di Lore da podcast a serie tv: non sempre il cambio semantico del medium riesce ad essere calzante e soprattutto accattivante. Le ricostruzioni cinematografiche sono sovente troppo cariche di zelo e melodrammaticamente forzate, tanto da ricordare più una soap-opera piuttosto che un docufilm seriale. 

Lo stile muta e si evolve nella seconda stagione con un drastico cambio di rotta: si opta per i binari scontati della serie classica e funzionale. Si mantiene il filo narrativo dell’antologia delle leggende dell’orrore, dove ogni episodio tratta una storia diversa, si decide però di abbandonare la voce del narratore esterno che guidava lo spettatore tra una vicissitudine e l’altra, caratteristica che legava indissolubilmente le origini da podcast. La produzione a questo punto si concentra sui più celebri e rinomati eventi horrordella Storia, dove più che di superstizione si focalizza l’attenzione sulla brutale capacità dello spirito umano, non vi è più la ricerca delle cause reali degli istinti delle nostre paure inconsce. Sicuramente la serie diventa più godibile, essendo ogni episodio una sorta di cortometraggio, ne perde però l’originalità stilistica della serie.

Questi cambiamenti forse non hanno convinto del tutto la piattaforma Prime Video, tanto che dal 27 luglio 2019 si è deciso di bloccare la realizzazione della terza stagione di Lore

L’antologia aveva fin dall’inizio diviso la critica, chi apprezzava l’originalità stilistica del documentario – che prevedeva la commistione di più tecniche – e chi aveva visto solo gli scivoloni stilistici. Lore ovviamente è entrambe queste visioni, racchiudendo dentro di sé la voglia voler portare i suoi spettatori nel mondo delle leggende più oscure, mostrando come spesso il vero male si annidi nella nostra mente tanto da alimentare suggestioni ed episodi che di primo acchito appaiono inspiegabili. Non vuole essere unalectio magistralisbensì un modo per approfondire e scrutare storie che si danno per note quando note non sono nella loro totalità. Interessante è anche come Aaron Mahnke riesca anche qua a riportare a galla un filone narrativo di The Walking Dead, come spesso il nemico dell’uomo non sia da cercarsi in mostri o fatti ultraterreni, ma al contrario può risiedere nell’uomo stesso. Lore sicuramente non sarà la serie rivelazione di Amazon Prime Video, però gli va riconosciuta almeno l’iniziale volontà di discostarsi dalla solita banalità delle serie tv che il web e i palinsesti televisivi ci propongono, e se non altro, vale la pena di guardarla per comprendere le profonde radici di certe credenze che hanno spaventato e intim

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