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Ecosostenibilità

DAL 14 GENNAIO 2022 STOP ALLA PLASTICA MONOUSO

Entrerà in vigore da venerdì 14 gennaio la normativa europea che stabilisce il divieto di utilizzo della plastica monouso, oltre all’impiego di prodotti non biodegradabili e non compostabili.

Youth collect garbage in the river, concept of National Youth Day and World Environment Day.

In tutti i Paesi dell’Unione Europea si darà quindi il via alla direttiva antiplastica SUP (Single Use Plastic) il cui obiettivo principale è quello di porre un freno all’inquinamento dovuto alla plastica, a favore della salvezza, in primis, di mari, fiumi, oceani e laghi. Per i trasgressori non mancheranno multe salate.

Addio ai prodotti in plastica monouso

Sembra impossibile, ma, ogni anno, nella sola Europa si producono 58 milioni di tonnellate di plastica. Questo materiale viene principalmente usato in particolare per gli imballaggi (40%), beni di consumo e articoli casalinghi (22%), edilizia e costruzioni (20%), automobili e autocarri (9%), apparecchiature elettriche ed elettroniche (6%) ed infine nell’agricoltura (3%). Un bel danno se si pensa che solo il 30% dei rifiuti in plastica è stato riciclato. Il problema è acuito anche dal fatto che la plastica non è biodegradabile, ma durando nel tempo, si accumula nei boschi e in natura. Quella che finisce in mare, scomponendosi in frammenti minuscoli viene ingoiata dai pesci ed entra a far parte della nostra catena alimentare, così, senza esserne consapevoli, finisce nei nostri piatti.

Dal 14 gennaio, la legge europea approvata nell’aprile dello scorso anno, finalmente, entrerà in vigore. Occorrerà quindi dimenticare piatti, posate, bicchieri, cotton fioc, cannucce ed anche palloncini in plastica, oltre ai sacchetti per fare la spesa, contenitori per cibi e bevande, coperchi, tappi…insomma, tutto ciò che è in plastica.

Sarà comunque possibile esaurire le scorte di casa, così come quelle presenti nei magazzini di negozi ed aziende.

 I pescatori dovranno,peraltro, abbandonare anche alcuni oggetti in plastica che vengono sistematicamente utilizzati per la pesca: basti pensare agli ami, ai fili e ai componenti in plastica della canna da pesca i quali non verranno più dispersi in mari,laghi e fiumi. Saranno consentiti solo materiali prodotti esclusivamente in plastica biodegradabile o quelli biodegradabili e compostabili, composti cioè da materia prima rinnovabile o superiore al 40%. A partire dal 2024 la percentuale richiesta salirà al 60%. Attualmente il divieto non riguarda i prodotti in plastica lavabile che sono quindi riutilizzabili e non rientrano nella categoria “usa e getta”.

Sanzioni per i trasgressori

Chi non rispetta le norme rischia di pagare con multe molto salate la propria inadempienza.  In effetti, per l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto previsto dall’art.5, comma1 della SUP è prevista una sanzione amministrativa che può variare da un minimo di 2.500 euro ad un massimo di 25 mila euro.

Entro il 2026 l’Europa spera di raggiungere traguardi soddisfacenti, poiché nel 2027 è in previsione la revisione della direttiva e della sua attuazione, proprio in base ai traguardi che in questi anni si raggiungeranno.

La direttiva SUP per un’Europa più green

La direttiva SUP rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione di un’Europa più verde (EU green Deal) , infatti secondo quanto sostenuto da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea per l’EU Green Deal,”la riduzione della plastica monouso aiuta a proteggere la salute delle persone e del pianeta.

Le norme dell’Unione Europea rappresentano un risultato fondamentale per affrontare il problema dei rifiuti in mare. Queste, inoltre, stimolano modelli di impresa sostenibili e ci portano sempre più vicino ad un modello nel quale il riuso sostituisce ‘l’usa e getta’. Ed è proprio di questo che parla il Green Deal Europeo: proteggere e ripristinare il nostro ambiente naturale stimolando imprese per l’innovazione”.

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