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Millennial

Maddalena e Rosario: il sogno impossibile a Scampia

Due trentenni napoletani rilevano una storica casa editrice e iniziano a pubblicare libri d’impegno civile con il crowdfunding. Poi creano uno spazio formativo e d’aggregazione dove insegnano recitazione agli scugnizzi del quartiere

Doveva essere un grande progetto di edilizia popolare, con spazi comuni e aree verdi. Ma le Vele di Scampia, costruite alla periferia di Napoli tra gli anni ΄60 e ΄70, deviano dall’idea originaria e si trasformano in cortine di degrado e isolamento. Tra i ballatoi e gli scantinati dei palazzi di cemento prolifera lo spaccio e il quartiere diventa teatro di faide di camorra. Dopo un periodo di militarizzazione per contrastare la criminalità, alla fine del primo decennio degli anni Duemila, Scampia inizia a cambiare volto e a intraprendere un percorso di riscatto e rigenerazione.

A tracciare il cammino tante associazioni e cittadini, tra cui Maddalena Stornaiuolo e Rosario Esposito La Rossa, due trentenni – oggi marito e moglie – profondamente legati al loro quartiere e desiderosi di contribuire alla sua rinascita.

Nel 2010 Maddalena, dopo un’esperienza al Teatro Mercadante di Napoli, decide di fondare la compagnia Vo.di.Sca (Voci di Scampia): «Ho sentito la necessità di creare una nostra compagnia di teatro civile e sociale che potesse girare in tutta Italia raccontando le storie della nostra terra», ricorda Maddalena. Nello stesso anno lei e Rosario rilevano la Marotta&Cafiero, storica casa editrice napoletana, che i proprietari decidono di cedere gratuitamente perché intenzionati ad avviare una nuova attività imprenditoriale fuori dall’Italia. Due anni prima la Marotta&Cafiero aveva pubblicato il libro Al di là della neve, scritto proprio da Rosario e dedicato a suo cugino Antonio Landieri, ucciso per sbaglio nel 2004 durante un agguato camorrista. Rosario e Maddalena accettano con entusiasmo lo straordinario dono e trasferiscono la sede della casa editrice da Posillipo a Scampia. Iniziano a stampare libri raccogliendo fondi attraverso una piattaforma di crowdfunding e oggi hanno raggiunto i 111 titoli pubblicati: «Produciamo letteratura stupefacente, narrativa civile, storie di riscatto. Utilizziamo carta riciclata certificata, inchiostri non inquinanti, colle senza plastificanti. I libri sono rilasciati con licenza Creative Commons che permette di utilizzare liberamente il contenuto a scopo didattico», spiega Rosario. Le aziende che collaborano con la Marotta&Cafiero non pagano il pizzo e la stampa è a km 0, affidata a tipografie del Comune di Napoli.

Nel 2016 i due giovani si lanciano in un nuovo progetto: Made in Scampia News, un telegiornale in onda su un canale regionale e sul web autofinanziato e portato avanti da un gruppo di under 30. Il tg, condotto da Maddalena, dà spazio alle iniziative culturali, agli eventi e ai protagonisti della vita pubblica di Scampia per farla conoscere al di là dell’immaginario stereotipato della serie tv Gomorra girata nel quartiere. Il 2016, si rivela un anno pieno di soddisfazioni e, a novembre, Rosario viene nominato Cavaliere della Repubblica: «Ero a Pisa quando mi è stata comunicata la notizia. Francamente non ci credevo, pensavo fosse uno scherzo. È stato emozionante incontrare il Presidente insieme ad altri 39 uomini e donne che si impegnano per il nostro paese. Questo però è un riconoscimento collettivo e per Scampia un grande megafono per raccontare il bello del territorio».

La prestigiosa onorificenza dà un ulteriore stimolo alla coppia napoletana che, un anno e mezzo fa, inaugura la Scugnizzeria. «Nonostante la realizzazione sia recente, è un sogno che parte da lontano e fonde la mia passione per il teatro con quella di Rosario per i libri. La Scugnizzeria è uno spazio polivalente, una libreria e una sala per recitare dove facciamo formazione e favoriamo l’aggregazione. Un posto che mancava quando noi eravamo piccoli, uno spazio di opportunità per tanti ragazzi», sostiene con orgoglio Maddalena. Questa piccola isola è frequentata soprattutto da giovani dai 6 ai 18 anni, ma anche da universitari, mamme e papà del quartiere. «Teniamo corsi di recitazione e workshop gratuiti con attori professionisti, ospitiamo casting cinematografici (da settembre a oggi ci sono state selezioni per la casa di produzione Cattleya, per la fiction Il commissario Ricciardi, per il film di Mario Martone Qui rido io), vendiamo e ripariamo libri, facciamo radio per dislessici, organizziamo corsi di scrittura ed editoria, corsi con le guarattelle (burattini del teatro napoletano). Inoltre abbiamo un laboratorio di falegnameria e uno di legatoria per bambini», precisa Maddalena.

La recitazione è uno degli strumenti principali a servizio degli scugnizzi: «Durante le lezioni i ragazzi si liberano, riescono a tirar fuori gli aspetti più intimi della loro personalità perché si sentono protetti. Sanno che nessuno all’interno di quella sala li giudicherà. La base di partenza è sempre la coscienza di sé perché prima di recitare è necessario intraprendere un lavoro sulla loro autostima. Molti hanno alle spalle situazioni o famiglie difficili e allora bisogna prima fargli acquistare fiducia per poter poi agire su tutto il resto». Sull’insegna posta sopra la porta della Scugnizzeria campeggia la scritta «Sognare il sogno impossibile», tratto dal brano The Dreaming Man che ha come protagonista Don Chisciotte deciso a «combattere contro il nemico invincibile. Sopportare una pena intollerabile. Correre dove l’audace non osa andare». Proprio come l’ostinato cavaliere errante, Maddalena e Rosario hanno tentato l’intentabile e ci sono riusciti.

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