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ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DELL’IPERCONNESSIONE

Tante ore davanti agli schermi: quali gli effetti sul sonno, sulla vista, sull’attenzione? Quando si può parlare di vera e propria dipendenza? Uno studio della Società Italiana di Pediatria ha valutato aspetti positivi e negativi legati all’utilizzo dei dispositivi digitali tra i ragazzi, indicato le raccomandazioni per i genitori ed i campanelli d’allarme da non sottovalutare.

Da abitudine a dipendenza il passo è breve, anzi brevissimo. Questo è il rischio principale a cui vanno incontro adolescenti e preadolescenti, ormai sempre più precoci nell’uso di smartphone e tablet e sempre più iperconnessi. Troppo tempo chini sullo schermo può causare la perdita di ore preziose di sonno, irritare gli occhi, provocare dolori al collo e alle spalle, rendere distratti e disattenti.

Con ciò non si vuole sostenere che internet e i social network abbiano solo effetti negativi, anzi possono  rappresentare un aiuto per arricchire le proprie conoscenze e per favorire le relazioni sociali con i coetanei, ma un’iperattività concentrata sugli smartphone può diventare dannosa per la salute psicofisica.

A certificarlo è una serie di studi condotti in tutto il mondo e catalogati dalla Società Italiana di Pediatria. La maggior parte delle ricerche è stata effettuata in Usa e in Paesi asiatici come la Cina e la Corea che per primi hanno sperimentato la diffusione su ampia scala delle tecnologie digitali, ma anche i possibili rischi dell’iperconnessione, come isolamento sociale e vera e propria dipendenza. A tal proposito in Corea, dove la dipendenza da smartphone è riconosciuta come una vera e propria patologia al pari di quella dall’alcool o dalla droga, circa l’8,5% degli adolescenti ne è affetto.

E in Italia? E’ certo che anche nel nostro Paese le nuove tecnologie sono in rapidissima ascesa tra i giovanissimi. Secondo dati istat il 90% degli studenti tra 11 e 17 anni usa quotidianamente il cellulare navigando in internet parecchie ore al giorno. Le più assidue utilizzatrici sono le ragazze.

L’accesso ad internet è fortemente trainato dagli smartphone: circa il 65% dei ragazzi lo controlla come prima cosa appena svegli e come ultima cosa prima di addormentarsi; il 63% usa lo smartphone a scuola durante le lezioni; il 50% dichiara di trascorrere dalle 3 alle 7 ore extrascolastiche con lo smartphone in mano.

Consigli per i genitori

L’Associazione Italiana di Pediatria sostiene che “Servono dialogo e regole chiare, per questo raccomandiamo ai genitori di mantenere sempre una comunicazione efficace con i propri figli, perché una buona relazione contribuisce a favorire un corretto uso delle tecnologie digitali. Ma è indispensabile anche stabilire delle regole e limiti chiari nell’utilizzo dei media device: mai a tavola, mai mentre si fanno i compiti, a meno che non siano di aiuto per lo studio, mai nei momenti in cui la famiglia è riunita, mai prima di andare a dormire”. Si tratta peraltro di norme che dovrebbero essere rispettate in primis dai genitori, i quali dovrebbero dare il buon esempio.

Focus su aspetti negativi e positivi emersi dalle ricerche 

Dipendenza: tale rischio è favorito dal facile accesso agli smartphone in qualsiasi momento della giornata ed in ogni luogo in cui ci si trovi ed è associato a sbalzi di umore, isolamento, perdita del controllo, ansia, astenia e depressione. Internet spesso rappresenta un rifugio soprattutto per i soggetti più timidi e con difficoltà ad instaurare relazioni con i coetanei. In generale le ragazze sono le più esposte.

Sonno: l’uso di smartphone prima di dormire ha un impatto negativo sul ritmo del sonno perché causa eccitazione e difficoltà ad addormentarsi. Studi recenti hanno dimostrato che l’uso dei media device prima di dormire riduce la durata totale del sonno di ben 6 ore e mezzo durante la settimana scolastica.

Apprendimento: secondo evidenze scientifiche, l’uso eccessivo di smartphone, a meno che non sia finalizzato a ricerche inerenti allo studio, può determinare un approccio superficiale all’approfondimento, una minore concentrazione ed una maggior tendenza alla distrazione, con conseguenti scarsi risultati scolastici.

Disattenzione: un’iperattività concentrata sugli smartphone è associata ad una maggiore distrazione cognitiva e disattenzione che possono essere causa di incidenti anche gravi. In effetti è stato riscontrato che un utilizzo improprio dello smartphone da parte dei ragazzi impegnati ad ascoltare musica, giocare o rispondere ai messaggi mentre camminavano o attraversavano la strada è stato causa di incidenti.

Danni alla vista: l’esposizione a tablet e smartphone può interferire anche con la vista causando il disturbo di secchezza oculare. Inoltre gli smartphone, essendo utilizzati a distanza ravvicinata a causa del loro piccolo schermo, possono indurre fatica oculare, abbagliamento ed irritazione.

Dolori muscolari e articolari: studi internazionali hanno evidenziato che un’elevata percentuale di adolescenti manifesta dolori al collo, alle spalle e al polso; molti disturbi muscolo-scheletrici legati agli smartphone possono essere influenzati da numerosi fattori, tra cui emerge, in particolare, l’invio di messaggi di testo che contribuisce maggiormente allo stress della colonna vertebrale cervicale e del collo negli utenti iperconnessi, ossia coloro che utilizzano lo smartphone per più di cinque ore al giorno.

Aspetti positivi: l’uso dello smartphone, però, possiede anche degli aspetti positivi che riguardano le interazioni sociali; in particolare alcune ricerche hanno evidenziato che l’interazione on line potrebbe servire agli adolescenti per uscire dalla timidezza e dall’isolamento e a relazionarsi con gli altri. In particolare le ragazze utilizzano internet come un’opportunità per stabilire relazioni senza preoccuparsi di come gli altri valutino il loro aspetto fisico.

Per gli adolescenti che si sentono isolati e depressi internet e smartphone possono fornire un aiuto per migliorare l’umore, sentirsi più autonomi e indipendenti, essere accettati dai compagni ed aumentare la propria autostima. 

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