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Millennial

LA SOCIALIZZAZIONE DEGLI ADOLESCENTI ATTRAVERSO I SOCIAL

I millennials manifestano un bisogno fondamentale di socializzazione che, oggi, si realizza anche attraverso i social network, al punto che la realtà virtuale riesce a condizionare l’evoluzione psico-sociale dei giovani.

Foto di Luisella Planeta Leoni da Pixabay

Attraverso le tecnologie ogni aspetto della vita sociale degli adolescenti è influenzato dalla dimensione della virtualità che li induce ad instaurare nuove relazioni nel mondo dei social, a moltiplicare identità personali attraverso la molteplice rappresentazione di se stessi nel mondo di Facebook o all’interno del
grande gruppo dei youtubers, ovvero coloro che postano video nella piattaforma di youtube che quasi sempre hanno come protagonisti se stessi e i loro coetanei. Un elemento che stupisce è la rapidità con la quale la vita degli adolescenti, nell’arco di un decennio, si è spostata dalla vita reale a quella on line, modificando profondamente le loro abitudini, gli stili comunicativi e trasformando i canoni tradizionali dei loro bisogni di crescita con una conseguente e rapida trasformazione antropologica che ha sovente causato nei genitori la sensazione di non possedere le competenze adeguate per sostenere e proteggere la crescita dei propri figli in un contesto così poco monitorabile.

Aspetti positivi e negativi della socializzazione on line.

Il grande bisogno di socializzazione tipico degli adolescenti ha così permesso loro, attraverso il mondo del web, di vivere in modo significativo tutte le sfaccettature positive: oggi, attraverso Skype, possono rimanere in contatto in tempo reale, senza alcuna limitazione geografica o problemi di costi; con Instagram possono trasmettere le immagini del proprio “qui ed ora” a chi si trova molto lontano. I social favoriscono sicuramente l’ampliamento della propria rete amicale, consentendo una reciproca selezione in base a preferenze sportive o musicali, alla partecipazione ad eventi pubblici o alla passione per uno scrittore, un artista o al personaggio di una saga.

Proprio questa straordinaria possibilità di contatti senza limiti ha determinato anche la presa di coscienza dei molti ed insidiosi aspetti negativi connessi alla socializzazione virtuale. Un evidente aspetto problematico è costituito dal bisogno di essere visti che, talvolta, arriva a sconfinare nel narcisismo quasi patologico, tratto abbastanza frequente nel nostro contesto socioculturale, fortemente connotato dal bisogno di visibilità pubblica, al punto che alcuni sociologi definiscono la società contemporanea “l’era del narcisismo”. Un’altra frequente problematica è determinata dalla superficialità di molte ragazze nel trovarsi coinvolte nel fenomeno del sexting, vocabolo inglese nato dalla crasi dei termini sex e texting, conseguente alla condivisione di messaggi, immagini o video dal contenuto connotato sessualmente in modo più o meno esplicito.

Tale pratica ha evidenziato pesanti ricadute proprio sul versante della socializzazione in quanto trovarsi al centro dei commenti negativi a seguito della pubblicazione di proprie immagini a sfondo sessuale comporta da un lato ansia, vergogna e ritiro sociale, dall’altro contribuisce alla diffusione di un’altra emergenza: il cyberbullismo, che riflette le stesse caratteristiche del bullismo presente nella vita reale ma ne amplifica la diffusione e le conseguenze in funzione dell’anonimato che la rete garantisce al cyberbullo.

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