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Viaggi

SUONI E COLORI DI CÓRDOBA

Nel cuore dell’Andalusia rurale, sorge la splendida e storica città di Córdoba, testimone del passaggio di molteplici culture.

La bellezza di questa città si è conservata intatta, la sua storia riaffiora nelle case dagli ampi cortili che ricordano antichi riad, nelle spezie che infondono l’aria del centro storico, nell’architettura romana e araba dei suoi monumenti.

La città medievale di Córdoba è un dedalo di vicoli lastricati che si sviluppa intorno alla Mezquita, cuore pulsante e zona più intrigante. Una moschea insolita poiché nonostante l’architettura ricordi la sua funzione originale, simbolo della gloria del regno di Al-Andalus, i cristiani la convertirono in cattedrale nella prima metà del XIII secolo. L’edificio è un capolavoro unico, con lo splendido cortile decorato da palme e da alberi d’arancio (Patio de los naranjos) e la sala di preghiera, ornata da una successione di arcate marmoree bianche e rosse. La straordinaria commistione artistica visibile in ogni angolo dell’edificio raggiunge qui l’apice della bellezza.

Non molto distante dalla Mezquita si trova la Judería, quartiere ebraico di Córdoba, tra i più importanti di tutto il vecchio continente. La caratteristica conformazione del quartiere richiama quelli presenti in tutta la regione, ma a Córdoba la Juderìa ha un fascino molto particolare poiché rimasta immutata e rappresenta infatti uno dei luoghi più pittoreschi dell’intera Spagna. Al suo ingresso fu costruita la Sinagoga di Córdoba, oggi l’unica struttura religiosa ebraica presente in tutta l’Andalusia.

(da: pixabay.com)

Dirigendosi verso le sponde del fiume Guadalquivir che attraversa la città, si incrocia l’Alcázar de los Reyes Cristianos il cui passato arabo riemerge ovunque, grazie ai mosaici e agli ornamenti mediorientali. Dopo una rilassante passeggiata nel colorato Patio Morisco, l’itinerario procede verso il Puente Romano, meravigliosa opera voluta da Augusto che unisce le due anime della città e si conclude con la Torre de la Calahorra, fortezza d’origine islamica oggi custode di un museo che celebra le tre culture.

Costeggiando il fiume e risalendo verso il centro, si giunge alla Plaza de la Corredera, piazza più grande della città che nel corso dei secoli è stata carcere, plaza de toros, scenario delle esecuzioni dell’Inquisizione e mercato. Proseguendo si arriva al Palacio de Viana, splendida casa aristocratica di Córdoba anche nota come Museo de los Patios giacché composta da 12 patii interni, tutti diversi uno dall’altro e abbelliti con cipressi, aranci e mirti.

A proposito di patios, maggio è il mese in cui ricorre una festa a loro dedicata: il Festival de los patios. Simbolo indiscusso di Córdoba, i patios racchiudono, nella loro forma, stile, architettura e decorazione, il transito di numerose culture che adattarono la tipologia della casa intorno a questo spazio vitale.

(da: pixabay.com)

Quest’anno sei itinerari condurranno alla visita di 59 patii, di cui alcuni legati alla categoria dell’architettura antica, altri a quella moderna e altri ancora sono classificati come Patios Singulares, che includono patii appartenenti a entità o associazioni religiose.

Altra grande celebrazione che ha luogo nell’ultima settimana di maggio, è la Feria de Nuestra Señora de la Salud, in cui l’allegria delle sevillanas, il flamenco, le tapas e i costumi andalusi, danno colore e sapore alla città. Tanti gli occhi degli incantati spettatori che, alla mezzanotte di sabato 21, intrepidi, attendono l’accensione delle quasi 300mila lucine che annunciano l’inizio della Feria più grande di Córdoba.

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